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Roma, il 17enne accoltellato è stabile

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Il giovane filippino aggredito a Testaccio dopo una lite a scuola

È stabile lo studente filippino accoltellato ieri in piazza Testaccio a Roma dopo una lite a scuola e ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale San Camillo. Il decorso prosegue senza complicazioni e a quanto apprende l'Adnkronos Salute dovrebbe essere dimesso dalla Terapia intensiva questo pomeriggio per essere trasferito in reparto ordinario.

Le condizioni del ragazzo sembrano rassicuranti: ha parlato con la mamma "è sereno e sorride", fanno sapere dall'ospedale.

Testaccio sotto choc: "Mai una cosa del genere dagli anni '70"
“Qui non si vedeva una cosa del genere dagli anni ‘70. Il quartiere è tranquillo, è ancora un Rione come a Roma ne sopravvivono pochi”. A piazza Testaccio, nel cuore della Capitale, si fatica a realizzare quanto accaduto nemmeno 24 ore fa, quando uno studente 17enne dell’istituto Ciofs di via Ginori è stato accoltellato alla gola. “I ragazzi sono più aggressivi, c’è un senso di branco che li fa sentire invincibili - racconta Assunta che vive proprio nella strada della scuola - quando escono dalle lezioni si mettono in mezzo alla strada e rendono perfino complicato per le auto passare. Io talvolta ho paura a uscire la sera”.

“Erano circa le 14.30, momento in cui molti dei negozi sono chiusi - racconta Valerio, che lavora in una delle attività affacciate sulla piazza - all’inizio pensavo si trattasse di un mendicante che aveva avuto un malore, poi sono arrivate le pattuglie e abbiamo saputo del ragazzino. Certo, a 17 anni in giro con il coltello, fa paura”.

"Profonda preoccupazione" è espressa dal Moige, Movimento italiano Genitori, "per l'accoltellamento di un giovane studente di 17 anni a piazza Testaccio, avvenuto a seguito di una lite iniziata a scuola. Questo episodio - afferma il Moige - evidenzia un problema crescente di violenza tra i giovani, che richiede interventi urgenti".

"Chiediamo - spiega Antonio Affinita direttore generale Moige, - un aumento delle attività educative nelle scuole per prevenire il bullismo e gestire i conflitti. È fondamentale anche promuovere corsi di formazione per i genitori, attualmente assenti dalla finanziaria, affinché possano riconoscere e affrontare segnali di disagio nei propri figli. Inoltre, è necessario collaborare con le forze dell'ordine per garantire la sicurezza degli studenti sia a scuola che nei luoghi pubblici".

"La violenza minorile è una realtà allarmante che richiede una risposta collettiva. Invitiamo genitori, educatori e istituzioni a unirsi nella lotta contro il bullismo e la violenza. Solo insieme - rileva Affinita - possiamo costruire un ambiente più sicuro e solidale per i nostri giovani"

24 Gennaio
Autore
Luciano Razzano

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