Edilizia, i Geometri fiscalisti invocano stabilità e certezze
Nella selva burocratica del post bonus, invocate norme certe e di chiara applicazione
Nel futuro dei professionisti catasto e fiscalità
Il settore dell’edilizia italiana si trova a un bivio tra stabilità e incertezza. Emerge dall’indagine condotta da Agefis (Associazione geometri fiscalisti) in collaborazione con GruppoPiù, che ha coinvolto un campione rappresentativo della categoria dei geometri, con l’obiettivo di analizzare le sfide e le prospettive della categoria in un momento di grande trasformazione per il settore edilizio e per la professione tecnica. L’andamento dell’attività professionale appare stabile.
Oltre il 40% dei tecnici intervistati dichiara di non aver registrato variazioni significative negli ultimi anni. Un terzo del campione, invece, segnala una crescita, seppur moderata. Tuttavia, non mancano segnali di difficoltà per una parte dei professionisti. Nonostante le aspettative, i fondi del Pnrr non hanno generato un impatto significativo per la maggior parte dei professionisti: oltre l’80% degli intervistati non ha avuto accesso a nuove opportunità di lavoro legate a questi investimenti pubblici. Tuttavia, il 47% ha colto occasioni di lavoro grazie alle norme Salva-Casa: la normativa può ancora offrire margini di crescita per chi riesce ad adattarsi ai cambiamenti. Guardando al futuro, invece, il settore si muove tra prudenza e spiragli di ottimismo: il 56% dei professionisti prevede ricavi stabili nei prossimi 12 mesi, mentre un 16% si aspetta addirittura un lieve incremento.
“Le principali preoccupazioni espresse dai professionisti - commenta Mirco Mion, presidente Agefis - riguardano la riduzione dei bonus edilizi e la crescente burocrazia, fattori che potrebbero rallentare il mercato e rendere più complesso il lavoro quotidiano dei tecnici". Inoltre, se da un lato circa la metà degli intervistati teme una crisi lunga e difficile per il settore dell’edilizia, dall’altro il 37% ritiene che le eventuali difficoltà saranno temporanee e gestibili.
“Questo conferma che, pur in un contesto di incertezza, esiste fiducia nella capacità di adattamento del mercato e nella resilienza dei professionisti”, sottolinea il presidente Mion.
Di fronte alle incertezze normative e alle sfide del settore, i professionisti non restano fermi: il 22% punta sulla diversificazione dei servizi e il 20% scommette sulle collaborazioni con altri operatori per ampliare le proprie possibilità di lavoro. Tuttavia, la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica - elementi chiave per la competitività - sembrano ancora poco esplorati: solo il 6% investe in questi strumenti, un dato che suggerisce ampi margini di crescita in questa direzione, e nessuno afferma l’intenzione di prestare maggiore attenzione al marketing e alla visibilità online.
La trasformazione in atto del settore dell’edilizia può essere vissuta come un ostacolo, ma anche come un’opportunità per chi saprà innovarsi e adattarsi alle nuove condizioni del mercato. “La capacità di aggiornarsi, ottimizzare la gestione dello studio e sfruttare le opportunità normative e tecnologiche sarà determinante per affrontare il futuro con maggiore sicurezza e serenità”, conclude Mion.
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